Giunta sul posto, lo notai subito. Bello, affusolato, elegante. A prima vista sfacciato, imponente e altezzoso.

Poi, avvicinandomi, la sensazione è cambiata. All’improvviso sento il suo profumo. Acre. Intenso. Risveglia i miei sensi, eccita la mia mente. Quelle rughe, così dannatamente marcate e attraenti, segnano il suo corpo, rendendolo diverso da tutti gli altri, non puoi fare a meno di toccarlo, sfregarlo e annusarlo. Il suo profumo, inebriante e persistente ti rimane addosso, evocando le emozioni, l’incanto e i colori della sua terra. Sensazioni intense, capaci di farti venire l’ acquolina in bocca. Questo è stato il mio primo incontro con uno dei protagonisti assoluti della Costa d’Amalfi.

Un Agrume di mondo, ambasciatore certificato di una terra considerata, per arte e storia, patrimonio UNESCO. Un limone sotto la cui spessa scorza giallo-chiaro, batte una polpa tenera.  Un frutto dal carattere positivo, solare come quello della sua gente.

Il Limone sfusato amalfitano, testimonial d’eccezione della costiera amalfitana.

Dall’undicesimo secolo il giallo del limone sfusato ha caratterizzato il paesaggio della costiera amalfitana. A partire dal 1400, un fiorente commercio marittimo di questo agrume cominciò dalla città di Minori verso i più famosi porti italiani ed europei. Il limone amalfitano iniziò così la sua inarrestabile ascesa, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Lo Sfusato ha due caratteristiche principali: la forma, affusolata, ellittica allungata, da cui il termine “sfusato” e la zona in cui nasce, la Costiera Amalfitana.

E’ un prodotto ortofrutticolo italiano a Indicazione geografica protetta (I.G.P.), marchio che assicura l’origine e la qualità del prodotto.  Presenta una buccia di spessore medio e di colore giallo chiaro, ricca di oli essenziali e terpeni. Possiede una polpa succosa e moderatamente acida, con scarsa presenza di semi (dai 4 ai 10 semi per frutto).

L’aroma e il profumo sono intensi e molto forti, il succo abbondante e molto acido. Si presenta di dimensioni medio-grosse (dai 100 ai 120 grammi per frutto) ed è ricco di acido ascorbico, ossia di Vitamina C.

I giardini di limoni e i terrazzamenti della Costiera sono caratterizzati da muri costruiti a secco con l’utilizzo di pietre calcaree, necessari per salvaguardare il territorio dal dissesto idrogeologico, oltre ad essere oggi una forte attrattiva turistica per il luogo.

Nel periodo invernale, i pergolati vengono coperti per proteggere le piante dagli eventi atmosferici. Gli alberi di limone vivono 80 anni e sono polimorfici. Possono arrivare a produrre da 200 a 600 frutti annui. La raccolta avviene più volte durante l’anno. La produzione migliore si ottiene nel periodo compreso tra marzo e fine luglio.

Non dimentichiamo le proprietà terapeutiche del limone sfusato, che contiene un’alta percentuale di vitamina C (acido ascorbico), in misura doppia rispetto all’arancia. In passato, rappresentava il rimedio gastronomico contro lo “scorbuto”, una patologia che colpiva chi era carente di vitamina C.

Il limone stimola il sistema immunitario, combatte lo stress ed è benefico in casi di raffreddore, influenza e per la cura di gastriti e affezioni intestinali. What’s else?

 

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